san francesco d'assisi pastore e martire
Camminare insieme In chiesa il foglietto illustrativo con gli appuntamenti, le notizie ed altro sulla settimana in parrocchia. | ||||
Inizia la campagna della CEI “Uniti possiamo", per il sostentamento del clero che verrà illustrata in seguito. | ||||
La LETTERA PASTORALE DEL VESCOVO ENRICO è a disposizione vicino all’uscita della chiesa. | ||||
Domenica 20 ottobre 2024 | ||||
Il brano evangelico di questa domenica (Mc 10,35-45) non fa un discorso nuovo. Riprende parole che Gesù ha già detto («Chi vuole essere grande si faccia servo di tutti»: cfr. 9,35), che però i discepoli continuano a non comprendere, come appare dalla loro richiesta («Vogliamo sedere uno alla tua destra e uno alla tua sinistra»). Se non è nuovo il tema, sono però nuove l'ampiezza e l'insistenza con cui è ribadito.
Per far comprendere il suo pensiero ai discepoli, Gesù si serve di due paragoni, uno negativo e uno positivo. Non esercitate la vostra autorità come fanno i principi del mondo (questo è il paragone negativo): se vi accorgete che il vostro comportamento assomiglia al loro, impensieritevi. Comportatevi invece come «Il figlio dell'uomo (ecco il paragone positivo) che non è venuto a farsi servire, ma a servire e dare la propria vita in riscatto per le moltitudini». È questa frase il punto di forza dell'intero insegnamento: una frase che va molto al di là del semplice esercizio dell'autorità. Una sua analisi attenta ci permette di parafrasarla in questo modo: il Figlio dell'uomo non è venuto a farsi servire (come invece il mondo, i cui insegnamenti sono capovolti rispetto a quelli evangelici, si sarebbe aspettato), ma a servire, e servire significa organizzare la propria intera esistenza in modo da prendersi a carico (se necessario fino al completo dono di sé) le moltitudini, cioè tutti. L'espressione «in riscatto» non va intesa anzitutto come se significasse «per saldare il debito», bensì come «solidale con» o «al posto di»: cioè l'idea prevalente non è quella del debito, che deve assolutamente essere pagato, costi quello che costi, bensì l'idea della solidarietà che intercorre tra il Figlio dell'uomo e le moltitudini (Gesù, in altre parole, si è considerato come il nostro parente che si sente coinvolto e prende sulle proprie spalle la situazione del congiunto). Il Figlio dell'uomo è venuto per vivere questa solidarietà, divenendo in tal modo la trasparenza visibile, toccabile con mano, dell'amore di Dio e della sua alleanza. Ed è questa stessa solidarietà che il discepolo deve – a sua volta – vivere, se vuole essere seguace del proprio Maestro. È questo che i discepoli devono chiedere. Un'ultima osservazione. Per Gesù solo se si parte dall'esistenza si può cambiare l'esercizio dell'autorità. Non è dissertando sulla natura dell'autorità che si risolve il problema, ma mutando il modo di considerare la vita. Perché le cose sono legate. L'autorità che tu eserciti – grande o piccola che sia – sarà un vero prendere a carico le cose degli altri, se tutta la tua vita è pensata come servizio. Altrimenti, se pensi la vita come un possesso, a tuo vantaggio, fatalmente anche l'autorità che tu eserciti (nella casa, nella professione, nella politica o nella Chiesa) sarà un potere: ne approfitterai a tuo vantaggio.
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GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE | ||||
La missione è un andare instancabile verso tutta l’umanità per invitarla all’incontro con Dio.
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Messaggio di Papa Francesco per la Giornata missionaria mondiale.
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«Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze», dice ai suoi servi il re protagonista della parabola evangelica del banchetto nuziale di suo figlio (Mt 22,1-14), dopo che nessuno dei suoi invitati aveva accettato l’invito. “Andate e invitate al banchetto tutti” è il tema del messaggio di Papa Francesco per la Giornata missionaria mondiale di quest’anno, che sarà celebrata il 20 ottobre 2024. Riflettendo su di esso, si possono mettere in luce alcuni aspetti importanti dell’evangelizzazione, che si rivelano particolarmente attuali nella fase finale del percorso sinodale.
“Andate” e “invitate” sono due verbi che esprimono il nucleo della missione. Riguardo al primo, occorre sottolineare che i servi erano già stati mandati a trasmettere il messaggio del re. Il pontefice spiega che «la missione è un andare instancabile verso tutta l’umanità per invitarla all’incontro e alla comunione con Dio. Instancabile! Dio, grande nell’amore e ricco di misericordia, è sempre in uscita verso ogni uomo per chiamarlo alla felicità del suo Regno, malgrado l’indifferenza o il rifiuto». L’andare è poi associato all’invitare, cosa che i messaggeri fecero con urgenza, ma anche con gentilezza: nel proclamare al mondo l’amore salvifico di Cristo, «i discepoli-missionari lo fanno con gioia, magnanimità, benevolenza, frutto dello Spirito Santo in loro; senza forzatura, coercizione, proselitismo; sempre con vicinanza, compassione e tenerezza, che riflettono il modo di essere e di agire di Dio».
L’invito è per un banchetto nuziale, riflesso escatologico della salvezza finale nel Regno di Dio simboleggiata da una mensa imbandita. «Mentre dunque il mondo propone i vari “banchetti” del consumismo, del benessere egoistico, dell’accumulo, dell’individualismo, il Vangelo chiama tutti al banchetto divino dove regnano la gioia, la condivisione, la giustizia, la fraternità, nella comunione con Dio e con gli altri», continua il Papa. «Questa pienezza di vita, dono di Cristo, è anticipata già ora nel banchetto dell’Eucaristia, che la Chiesa celebra su mandato del Signore in memoria di Lui. E così l’invito al banchetto escatologico che portiamo a tutti nella missione evangelizzatrice è intrinsecamente legato all’invito alla mensa eucaristica, dove il Signore ci nutre con la sua Parola e con il suo Corpo e il suo Sangue».
L’invito è inoltre rivolto a tutti, nessuno escluso. «Non dimentichiamo mai, nelle nostre attività missionarie, che siamo inviati ad annunciare il Vangelo a tutti», a prescindere dalla condizione sociale o morale. «Così, il banchetto nuziale del Figlio che Dio ha preparato rimane per sempre aperto a tutti, perché grande e incondizionato è il suo amore per ognuno di noi». La missione per tutti, però, richiede l’impegno di tutti. Occorre dunque continuare il cammino verso una Chiesa tutta sinodale e missionaria a servizio del Vangelo.
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Sabato 26 ottobre alle ore 11.00 Incontro genitori bambini di 3 e 4 elementare | ||||
Incontro per i genitori dei bambini di terza e quarta elementare che frequentano il catechismo nella nostra parrocchia. Dopo un breve scambio di informazioni per una conoscenza reciproca, verrà presentato il programma di quest’anno, non solo nei contenuti ma soprattutto per un cammino di crescita nella fede insieme.
L’incontro si terrà in chiesa (ex salone rosso). | ||||
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LAVORI IN CHIESA | ||||
RASSEGNA FOFOGRAFICO-DIDASCALICA A PUNTATE | ||||
(scarica il N. 1) | ||||
(scarica il N. 2) | ||||
La chiesa in salone | ||||
Il 28 agosto sono iniziati i lavori di restauro pertanto la nostra chiesa è stata trasferita nel salone, ingresso dalla via Carmelitani, dove si tengono tutte le celebrazioni, sia feriali che festive. | ||||
Alcune foto | ||||
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La vita in Parrocchia: | ||||
Alla pagina EVENTI vengono riportati articoli e foto della vita in parrocchia __________________________ | ||||
Grest
"Sarebbe bello se lo facessimo anche noi". Sono le parole di un gruppetto di ragazzi che, qualche anno fa, seguivano con meraviglia i canti ed i balli del Grest. Proposti quasi per caso hanno segnato l'inizio di una svolta, di un nuovo modo di vivere l'estate, ...
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