Parrocchia Santa Maria del Carmelo

Trieste - Gretta

san francesco d'assisi pastore e martire

  

_ _ Da lunedì 8 aprile sarà disponibile il MODULO per le ISCRIZIONI al GREST 2024 _COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: le linee telefoniche sono interrotte ed il ripristino non sarà immediato_ Alla pagina EVENTI sono riportati gli articoli e lefoto sulla vita in parrocchia_ dei Carmelitani Scalzi e delle Edizioni OCD_Sul sito della Diocesi ci sono le varie informazioni e appuntamenti_ Chiamati a seguire Gesù Cristo più da vicino: alla pagina OCDS, una bella precentazione dell'Ordine a firma della Presidente_Nella nostra parrocchia si possono trovare dei libri,tutti inerenti alla spiritualità carmelitana,che fanno bene alla nostra anima_DORMITORIO PER MIGRANTI E SENZATETTO DELLA CARITAS: Aiutiamo il centro di accoglienza di via S. Anastasio con la nostra offerta che possiamo depositare in chiesa (al centro della chiesa)_

Camminare insieme


Il foglietto parrocchiale è a disposizione all'entrata della chiesa e qui 




 

GREST 2024_Modulo Iscrizione 



Domenica 21 aprile 2024


Il vangelo di oggi ci fa contemplare Gesù sotto l’immagine del buon pastore. La definizione non deriva da una apparizione del risorto, ma dal discorso in cui Egli, da vivo, presentò la sua persona e la sua missione. L’immagine non era nuova per gli uditori. Era tradizionale e si era arricchita lungo la storia di significati teologici: descriveva la funzione dei re di Israele, la figura del Messia e l’immagine stessa di Dio. I salmi ad esempio descrivono i rapporti tra Dio e il popolo eletto utilizzando l’immagine, molto vicina alla cultura del tempo, del pastore e del gregge. Sulla scia della tradizione Gesù si presenta come il buon pastore. Le qualità che lo contraddistinguono si possono riassumere schematicamente in questi termini: è buono perché dà la vita per le pecorelle, le ama, le guida ai pascoli adatti, le cura, le conosce ad una ad una, le chiama per nome, dà ad esse la vita eterna. Il brano del vangelo odierno mette in risalto alcuni tratti che sono sufficienti per infondere nel nostro cuore l’amore del pastore. Le pecorelle di Cristo ascoltano la sua voce, lo seguono e godono la massima sicurezza. Sono condizioni che le impegnano ad ascoltare l’insegnamento, a riconoscere la voce caratteristica del pastore espressa nel vangelo, ad essere docili agli insegnamenti della chiesa. Lungi dallo sminuire la gioia, un tale impegno l’aumenta e la moltiplica. Negli Atti degli Apostoli sono presentati i pagani che ”si rallegravano e glorificavano la parola di Dio”. Quanto poi sia contagiosa la gioia ce lo dice l’Apocalisse che parla di una moltitudine immensa che non soffre la fame, né la sete, né alcun’altra afflizione. Noi dobbiamo stimarci fortunati di avere un tale pastore che ci guida alle fonti delle acque della vita. Per partecipare anche noi a una conclusione così felice, siamo sollecitati a nutrire alcuni atteggiamenti: coltivare la convinzione di essere conosciuti dal pastore, sentirsi tanto preziosi per lui che quando manchiamo all’appello ci viene a cercare, essere sicuri in Lui e di lui. Sulla sicurezza insiste il vangelo odierno affermando che nessuno può rapire le pecorelle dalla mano del Padre che è il più grande di tutti e neppure dalla mano di Cristo per il fatto che forma un tutt’uno con il Padre. Un verbo particolare induce a riflettere sulla vocazione, tema centrale della domenica odierna: “Io conosco le mie pecore”. Gesù Ci conosce meglio di quanto ci conosciamo noi: conosce le nostre reali risorse, qualità, propensioni, limiti: tutto ciò che c’è nel cuore dell’uomo. Per formulare un progetto di vita è necessario che ci conosciamo. Perché non chiedere al buon pastore cosa ci conviene? Impostare la nostra vita in funzione di Gesù vuol dire far attenzione alla sua voce, alla sua chiamata personale. Se tutto il vangelo è voce del pastore, lo è in maniera personale la vocazione, la chiamata per nome che Egli nel suo amore rivolge a ciascuno di noi. A questa voce dobbiamo dare ascolto. Lo facciamo nell’umiltà e nella preghiera.
SPUNTI PER L’ATTUALIZZAZIONE E LA PREGHIERA  
• L’immagine del pastore può essere piacevole, di meno quella del gregge e della pecora. Ma noi facciamo l’esperienza di lasciarci guidare da Gesù?
• Il Signore dice di conoscerci. E chi appartiene a lui lo conosce. Noi crediamo di conoscere il Signore, ma san Giovanni ci mette in guardia: «Chi dice: “Lo conosco”, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo…» (1 Gv 2,4). Solo chi ama i fratelli conosce Gesù e gli appartiene.
• Non tutti gli uomini sono nella Chiesa, ma tutti appartengono al Signore. Gesù desidera che noi gli prestiamo mente, cuore, mani e piedi, per condurre a lui quelli che non lo conoscono. «In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1Gv 3,16). Ce ne dobbiamo ricordare quando abbiamo la tentazione di pensare: «ho già fatto fin troppo… e quindi ora ho diritto di pensare a me».

La vita in Parrocchia:
Alla pagina EVENTI vengono riportati articoli e foto della vita in parrocchia
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Benedizione delle famiglie

Continua la benedizione pasquale delle famiglie.
In questa settimana siamo in via Favetti, via Ascoli, via Camaur, via Gorizia.


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Ecco ora disponibile il MODULO per le

ISCRIZIONI al GREST 2024:

segui il link e rispondi a tutte le domande! a presto!


ANNIVERSARI DI MATRIMONIO  
Domenica 2 giugno 2024 celebreremo la Festa della famiglia nella quale ricorderemo gli anniversari di matrimonio. Coloro che nel corso di quest’anno ricordano un anniversario e desiderano partecipare alla festa possono iscriversi in sacrestia.
Ricordiamo che gli anniversari hanno una cadenza di cinque anni, cioè 5, 10, 15, ecc.

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Padre di infinita Misericordia, custodisci la chiesa di Trieste nella gioia del Vangelo e in comunione con il Papa.
Gesù, Figlio di Dio, rendici testimoni coraggiosi dell’Amore del Padre, generosi operatori di giustizia e di pace perché ogni persona possa sentirsi accolta e amata.
Spirito Santo sostieni Papa Francesco nel suo ministero e donaci di prepararci ad accoglierlo con fede viva.
A te, Dio, ogni onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen
Preghiera in preparazione alla venuta di Papa Francesco a Trieste il 7 luglio 2024  


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TEMPO PASQUALE fino alla domenica di Pentecoste 

I 50 giorni del tempo pasquale, dice S. Agostino, sono come “un giorno solo” o “una grande domenica”: perciò le domeniche di questo tempo non sono chiamate domeniche dopo Pasqua, ma domeniche di Pasqua. Il libro guida di questo tempo liturgico è il libro degli Atti degli Apostoli, secondo la tradizione attestata da S. Giovanni Crisostomo e da S. Agostino; in questo clima di gioiosa celebrazione si inserisce la lettura semicontinua del Vangelo secondo Giovanni, il teologo e il catecheta della Pasqua e dei “sacramenti pasquali”. La cinquantina pasquale si deve considerare il culmine dell’anno liturgico ed è la fase più intensa delle celebrazioni dei sacramenti che scaturiscono dal mistero pasquale: Messa di prima comunione, Cresima, celebrazione per i malati, matrimoni. E’ anche il tempo dedicato dalla chiesa antica alla mistagogia, cioè all’introduzione più profonda, con la grazia dello Spirito, ai “misteri” che continuamente rigenerano e alimentano la vita cristiana. 
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La S. Vincenzo di Gretta

 La S. Vincenzo ricorda ancora una volta di non depositare gli indumenti sotto il portico o in chiesa, ma di portarli negli orari di apertura, cioè dalle ore 17.00 alle ore 19.00 di martedì, mercoledì, giovedì.


Orari  SS. Messe

Feriali

7:00 - 8:30 - 18:00

Festivi

7:30 - 9:00 - 11:00 - 19:00

Preghiamo insieme

Vi invitiamo a fare click sull' immagine sottostante per pregare insieme a noi.



Grest

"Sarebbe bello se lo facessimo anche noi". Sono le parole di un gruppetto di ragazzi che, qualche anno fa, seguivano con meraviglia i canti ed i balli del Grest. Proposti quasi per caso hanno segnato l'inizio di una svolta, di un nuovo modo di vivere l'estate, ... 
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Il domenicale di 

San Giusto:


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